Il tatuaggio è un’esperienza del tutto personale. Non sopporto quando nei blog trovi scritto “per scegliere un tatuatore devi…”. Scegliere un tatuatore è un processo naturale, e ognuno lo vive a modo suo. Certo è che l’esperienza aiuta moltissimo, e quando ci si trova alle prime esperienze capita spesso di sbagliare. Chi come me ha iniziato a tatuarsi ad inizio del 2000 ha fatto talmente tanti errori che ormai non si contano più. Quindi è bene aiutare gli altri ad evitarli, specialmente in un periodo davvero fin troppo florido per il tatuaggio, e che sfortunatamente sta lasciando spazio davvero a tutti.
Com’era?
Capire com’era una volta ci aiuta ad affrontare più serenamente la scelta oggi. Quelli erano anni di estrema ignoranza per chi voleva farsi tatuare, e anche per molti che tatuavano. Mentre negli USA e in altre parti del mondo andava il tatuaggio New School, e cominciava ad essere sempre più frequente il tatuaggio custom, in Italia era il grande momento dei tribali fasulli sul fondoschiena, dei giapponesi fatti a casaccio, dei gechi fotocopia, delle stelline sulla spalla ecc.
Scegliere un tatuatore allora era forse più facile. Tutti facevano tutto, e trovare qualcuno che lo facesse bene spesso era così difficile e inaccessibile, che ti accontentavi. C’era un sottobosco di artigiani tatuatori di livello eccezionale, soprattutto per le possibilità dell’epoca. Tatuatori che avevano viaggiato, e studiato tanto per fare il loro lavoro. Ma erano rari, e spesso, oltre ad essere molto costosi, erano anche presi da una lista d’attesa pressoché infinita.
Com’è
Oggi si vive in un mondo totalmente diverso. Ci sono tatuatori eccezionali in ogni paese e città, e l’Italia ha da offrire un florilegio di inchiostratori di altissimo livello. Ma soprattutto, cosa più importante per chi deve scegliere a chi affidarsi, oggi c’è tanta specializzazione. Gli stili si sono sia definiti moltissimo, che mescolati. Ci sono tatuatori che propongono la loro visione, altri che sono in grado di realizzare ottimi tatuaggi custom (ovvero su richiesta di disegni inventati dal cliente).
Oggi si possono tranquillamente trovare tatuatori che tatuano solo in stile tradizionale, realistico, giapponese, e tante volte la confusione ha generato ancora più confusione.
Cosa scelgo?
Come dicevo all’inizio, non esiste un modo per scegliere un tatuatore. Si possono affrontare scelte di logica, di pancia, o un buon mix di entrambe. Forse il miglior consiglio che si può dare a chi è alle prime esperienze col tatuaggio è: prima di pensare di sapere cosa ti piace, cerca di conoscere il mondo del tatuaggio nelle sue grandi sfaccettature, e soprattutto nella sua storia. Sono sicuro che ti aiuterebbe moltissimo a decidere se il tuo tatuaggio è la scelta giusta oppure no. Solo quando sarai sicuro del tatuaggio che vuoi, potrai anche decidere chi sarà il tatuatore a cui affiderai il progetto. Ma non solo, e qui arriva la parte importante.
Conosci il tuo tatuatore
Quando parlo di scelta di pancia intendo dire che l’emozione e il trasporto del momento devono influire tantissimo. Salvo grandissime distanze, noto sempre più spesso la mancata volontà di recarsi al negozio del tatuatore, e parlare con lui/lei faccia a faccia del proprio progetto. Come dicevo, non credo esistano regole per scegliere il tatuatore. Ma se la logica ci impone di riflettere, tanto vale farlo seriamente: non affidate il vostro progetto a qualcuno con cui scambiate dei messaggi su Instagram. Scegliere il tatuatore è un processo che coinvolge molti aspetti dell’esperienza. Non è solo una questione di feeling, nel passare qualche ora divertente insieme (anche se a mio parere è essenziale). Si tratta di guardare il tatuaggio per il resto della tua vita, e immancabilmente ripensare alla persona che te l’ha fatto. Quando capita a me so che ci sono bei ricordi e anche pessimi ricordi, e la cosa mi urta, perché magari i tatuaggi sono anche belli, ma l’esperienza li ha fatti del tutto “sbiadire”.
Quindi, se non posso enunciare una regola matematica per scegliere il tatuatore giusto, quantomeno posso dirti che andare a parlare di persona col tatuatore che hai adocchiato su Instagram o chi per esso, ti aiuterà a capire sicuramente se stai facendo la scelta giusta o meno. Molte volte si tratta di empatia e affinità.
Cose importanti da guardare
La tecnica è importante per un buon tatuaggio, ma non è l’unica cosa. Il design è forse qualcosa di ancora più fondamentale. Un buon disegno, solido e equilibrato, darà vita sicuramente ad un buon tatuaggio, anche se magari tecnicamente non è impeccabile. Al contrario, un’ottima tecnica eseguita su un pessimo design non genererà comunque un buon lavoro. Per cui sì, delle belle linee sono fondamentali, delle sfumature ben eseguite sono essenziali, e sicuramente anche la saturazione del colore lo è, ma prima di tutto bisogna trovare un tatuatore che possa lavorare sul tuo design con consapevolezza e occhio, perché tante volte si hanno idee difficilmente traducibili in tatuaggio, ed è li che un bravo tatuatore è in grado di intervenire.
Ti ricordo anche che la cura del tatuaggio è molto importante, ne parliamo in questo articolo, pertanto avere uno scambio di persona col tatuatore ti aiuta anche a capire se è una professionista attento e consapevole o un improvvisato.
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